Ascolto attivo e la sua importanza nella comunicazione.

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ascolto attivo

La formazione è uno strumento molto importante, non solo perché accresce le conoscenze personali, ma anche perché permette di aggiungere competenze all’azienda. Una delle lezioni formative più utili, orientata alla comunicazione efficace, è quella dell’ ascolto attivo.

La comunicazione è il mezzo che utilizziamo per interagire con le persone, per trasmettere il nostro messaggio e recepire ciò che ci viene detto, ma solamente se si impara ad avere comunicazioni efficaci si raggiungeranno gli obiettivi dell’ interazione prefissati.

Per migliorare la qualità delle nostre relazioni, uno dei punti fondamentali da sviluppare è l’ascolto attivo, ecco in cosa consiste e come fare per migliorarlo:

Udire, ascoltare ed ascoltare attivamente sono tre differenti livelli di coinvolgimento, in particolare, la caratteristica che distingue nettamente l’ascolto attivo dai precedenti è la necessità di mettere in campo elementi personali, quali la sensibilità, l’attenzione, la comprensione e l’empatia; è l’unico mezzo che ci consente di stabilire un contatto autentico.

Imparare ad ascoltare ci consente di evitare errori e di creare incomprensioni e ci permette di cogliere i messaggi più profondi e nascosti, che sfuggono, invece, alla maggior parte delle persone che non sanno ascoltare.

Ma, esattamente, cosa vuol dire ascoltare attivamente? Ad un primo impatto sembra difficile pensare di poter essere attivi lasciando spazio a chi parla; chi si pone in posizione di ascolto deve saper cogliere le pause nel discorso di chi parla, per offrirgli:

  • una rielaborazione o una risposta,
  • un feedback non verbale, come cenni di assenso, sorrisi e sguardi,
  • inviti a proseguire ed approfondire il discorso, tutti sinonimi di un ascolto attento, interessato e, soprattutto, empatico.

Fondamentale è ricordare che, nel praticare l’ascolto attivo, la comunicazione non verbale assume un ruolo rilevante, sia perché è il veicolo principale grazie al quale riusciamo ad entrare in contatto empatico con il vissuto emotivo del narratore, sia perché è uno strumento del tutto naturale che garantisce la sincerità del nostro interesse. Questo interesse può essere comunicato mantenendo il contatto visivo, evitando segni di impazienza o di disagio, evitando di interrompere o distrarsi ed assumendo posizioni del corpo armoniose.

In breve, un ascolto attivo, per essere veramente efficace deve essere:          

  • Empatico, per instaurare un rapporto di fiducia.
  • Reattivo, inviando feedback per invitare l’interlocutore a proseguire.
  • Selettivo, individuando gli argomenti più rilevanti e stimolando l’interlocutore a concentrarsi su questi.

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