Jobs act? Ecco 10 novità da sapere!

Scritto da lunaflpartner on . Postato in Blog


jobs act Parte della riforma del mercato del lavoro
voluta dal governo di Matteo Renzi, il Jobs Act, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 6 marzo scorso ed è dunque entrata in vigore il giorno successivo. Ecco le informazioni da sapere sui primi due decreti attuativi!

#1. A chi si applica il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti?

Ai lavoratori assunti a tempo indeterminato dall’entrata in vigore del provvedimento nonché ai casi di conversione successiva all’entrata in vigore, di contratto a tempo determinato o di apprendistato in contratto a tempo indeterminato.

#2. Reintegro: quando è previsto?

Il Jobs Act prevede il reintegro per i licenziamenti discriminatori, formulati a voce, nulli e per quelli legati a ragioni disciplinari nel caso in cui il fatto materiale sia insussistente, in pratica se non si è effettivamente verificato.

#3. In tutti gli altri casi di licenziamenti senza giusta causa scatta l’indennizzo: per chi è previsto?

L’indennizzo è previsto per i licenziamenti individuali economici, individuali disciplinari, collettivi per violazione procedure o dei criteri di scelta.

#4. A quanto ammonta l’indennizzo?

Nelle aziende con più di 15 dipendenti a due mensilità per ogni anno di servizio con un minimo di quattro e un massimo di 24, mentre per quelle sotto i 15 lavoratori ad una mensilità per anno di servizio con un minimo di due e un massimo di sei.

#5. Cos’è l’offerta di conciliazione?

Con il Jobs Act il datore di lavoro può offrire al lavoratore licenziato, entro 60 giorni dal licenziamento, una somma predefinita, esente da contribuzione previdenziale ed esente tasse.

#6. Che cos’è la Dis-coll?

È la disoccupazione per i precari, spetta ai lavoratori con contratti di collaborazione a progetto che perdono il lavoro e che sono iscritti alla Gestione separata Inps.

#7. Gli altri contratti?

Rimangono apprendistato, contratti a termine prorogabili fino a cinque volte per un massimo di 36 mesi o staff leasing, mentre il contratto di collaborazione sopravvivrà solo in determinati settori.

#8. Il contratto di ricollocazione?

Non è ancora operativo. Prevede che, in caso di disoccupazione e in base all’occupabilità, il lavoratore riceva una somma denominata “dote individuale di ricollocazione” da spendere per un percorso di ricollocazione e formazione presso un soggetto accreditato.

Entreranno in vigore dal 1 maggio 2015:

#9. La Napsi, l’assicurazione sociale, introdotta dal Jobs Act , che spetta ai lavoratori licenziati che hanno perso involontariamente la propria occupazione.

#10. L’Asdi è un’ulteriore residuale forma di assegno di disoccupazione per chi fosse ancora senza impiego al termine della Naspi e si trovi in particolari condizioni di necessità.

Avete ancora qualche perplessità? Se avete bisogno di un consiglio o consulenza, non esitate a contattarci!

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