Negoziazione assistita: Ecco quello che serve sapere!

Scritto da lunaflpartner on . Postato in Blog

negoziazione assistitaLa negoziazione assistita è la procedura da seguire quando ci si trova davanti alla necessità di recuperare un credito.

Dal 10 febbraio 2015 entra in vigore la nuova legge alla quale si dovranno attenere tutti coloro che vorranno tenere o recuperare un credito di qualsiasi origine, che imporrà prima di procedere per altre vie l’obbligo di tentare di accordarsi con la contro parte, manovra che allungherà i tempi previsti di altri 30 giorni.

Nel momento in cui un soggetto voglia far valere il proprio diritto al pagamento di una somma di minimo 1.1001 euro  fino a massimo 50.000 euro, deve prima andare da un avvocato.

La negoziazione assistita è una procedura che per legge non può avvenire tramite mail ma solamente per iscritto, pena la nullità dell’azione. Una volta raggiunto l’accordo se questo non viene rispettato la negoziazione non sarà valida per un’azione di esecuzione forzata.

 

La procedura da seguire per la negoziazione assistita si divide in più step:

 

  • Invio di una raccomandata andata/ritorno alla controparte in cui la invita a intraprendere un percorso di negoziazione assistita.
  • Se la controparte non risponde entro 30 giorni, o risponde negativamente, il presunto creditore può agire in tribunale. Se invece l’offerta viene accettata, si firma la convenzione di negoziazione assistita. In essa devono risultare definiti, come contenuto minimo:

 

  • Il termine concordato dalle parti per l’espletamento della procedura, in ogni caso non inferiore a 1 mese;
  • L’oggetto della controversia, che in ogni caso non può riguardare diritti indisponibili.
  • In seguito le parti interessate concorderanno i tempi per risolvere la  controversia, potendo stabilire in anticipo quanto tempo occorrerà per verificare se sia possibile raggiungere un accordo, tempistica non inferiore ai 30 giorni.

 

L’avvocato nella negoziazione assistita si deve spogliare del ruolo di difensore ad oltranza, ma dovrà bensì svolgere la funzione di direttore del procedimento e di supervisore attento, guidando le parti verso la migliore soluzione, dando al possibilità ai soggetti di raggiungere un accordo o compromesso di sostanza.

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